La mortadella fa bene? Ecco la marca che fa bene al cuore e al colesterolo

Tra tutti gli alimenti che mangiamo sicuramente alcuni di questi non rappresentano affatto l’emblema della salubrità, poiché tutto quello di cui sono composti è ricco di elementi che danneggiano l’organismo in modo spesso irrimediabile. Ciò non significa che non debbano essere assolutamente mangiati, ma occorre bilanciare e mangiare con parsimonia.

Gli insaccati, sotto questo punto di vista, sono quelli più deleteri e, spesso, in regime di dieta alimentare, vengono esclusi del tutto per lasciare spazio ad altri alimenti che sono decisamente migliori, oltre che più nutrienti. Molti magari non faranno una piega di fronte a questa rivelazione, altri invece si domanderanno: e la mortadella?

Patrimonio della golosità: la mortadella

La storia della mortadella ci proietta indietro nel tempo, ma così lontano da poter individuare qualche traccia della sua lavorazione nell’antica Roma, dove per produrla si seguiva proprio la ricetta tradizionale, quella che vuole che la mortadella sia il risultato della lavorazione della carne di maiale, grasso, spezie e anche pistacchi (ma sono un optional!). Le caratteristiche della mortadella sono sempre le stesse: il colore rosato, con piccoli cerchi di grasso sparsi qua e là sulle fette e infine il suo sapore delicato, per certi versi con qualche punta ricca di spezie e aromi, che ne esaltano ancora di più il gusto.

Oggi, la conosciamo per lo più come produzione tipica della zona bolognese, dove ha ottenuto il riconoscimento IGP (Indicazione Geografica Protetta): questa è quella che più fra tutte quelle prodotte in Italia è vicina alla tradizione; oltre alla mortadella bolognese, ci sono alcune varianti regionali, come la mortadella di Prato e la mortadella di Campotosto, entrambe buone e ricercate a livello nazionale.

Ma può far male mangiare la mortadella?

Quello che ci sentiamo di dirvi è di abbondare con la moderazione. Purtroppo funziona così il nostro corpo: se si eccede con il consumo di alcuni alimenti, si rischia di combinare qualche guaio, soprattutto quando questo abuso è relativo ad alimenti come la mortadella che contengono alcuni elementi che possono inficiare il corretto funzionamento del cuore; ecco di cosa parliamo:

  • il grasso del maiale che dà morbidezza e sapore, ma ha ripercussione sul deposito di elementi nocivi lungo le vie sanguigne, determinando l’innalzamento del valore del colesterolo cattivo
  • il sale che serve per insaporire ulteriormente anche questo negativo per il colesterolo
  • i nitriti, come conservanti per preservare colore e freschezza

Quando parliamo di colesterolo ed escludiamo dal discorso il cuore, non lo facciamo perché non ci sono motivi per cui preoccuparsi; al contrario, vogliamo proprio emettere un bollettino di pericolo, per via del fatto che far aumentare i livelli del colesterolo vuol dire andare a compromettere alla lunga la funzionalità cardiaca, oltre che portare il nostro organismo a situazioni limite, che scatenano alla fine ictus.

Insomma, la mortadella è buona e golosissima, ma va mangiata consapevolmente, ovvero sapendo che se ne possono consumare una o due fette ogni tanto, senza che queste possano dare problemi alla nostra salute, perché, in quel caso, sarà necessario eliminarla totalmente dalla nostra alimentazione per evitare di rischiare malattie croniche.

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