L’aglio è un bulbo che può trovare facile utilizzo in diversi settori della vita, in quanto molti pensano che possa essere utilizzato solamente fra le mura della cucina, ma così non è. Si tratta infatti di un ottimo alleato che può avere dei risvolti più che positivi in campo erboristico e cosmetico, per non parlare poi di soluzioni e rimedi naturali che possono essere adottate al posto di prodotti chimici e artificiali.
A tal proposito l’aglio è uno degli elementi più coltivati in Italia ed è per questo che non è raro imbattersi in grandi piantagioni dello stesso. Sono davvero molte le persone che nutrono una grande curiosità verso questo argomento, ma non sempre sanno da che parte cominciare. Proprio per questa ragione, cerchiamo di scoprire insieme quando piantare l’aglio e tutte le cose che bisogna sapere su questo tipo di coltivazione.
Perché si dice che l’aglio uccide i vampiri?
L’aglio è un bulbo che da sempre viene annoverato anche nelle leggende più folkloristiche e in quelle che, in qualche modo, hanno attirato l’attenzione comune. Si tratta infatti di un’erba aromatica che non trova solo impiego in cucina, ma che molto spesso viene utilizzata in associazione con creature misteriose e sicuramente leggendarie. Tra queste bisogna citare i vampiri, degli esseri fantastici che per sopravvivere non possono esporsi alla luce del sole e soprattutto che hanno bisogno di sangue umano.
I vampiri possono essere uccisi con un paletto di legno da conficcare nel cuore, ma secondo le leggende popolari non sarebbero immuni all’odore che l’aglio riesce ad esercitare su di loro. Proprio per questa ragione si usa scherzare dicendo che quando si mangia l’aglio i vampiri non si avvicineranno e si avrà quindi salva la vita almeno per quella notte. Forse il significato di questa credenza è legata alla presenza dell’allicina, un principio attivo che per l’appunto è presente nell’aglio e che risulta essere responsabile dell’odore pungente di questo bulbo. In effetti l’allicina non ha un sapore fastidioso e penetrante, ma l’odore sgradevole che avvertiamo quando qualcuno mangia l’aglio è dovuto ad una reazione che si manifesta quando l’allicina entra in contatto con gli enzimi che si trovano nella nostra saliva.
Qual è il periodo migliore per piantare l’aglio?
Molte persone utilizzano l’aglio poiché si tratta di un ortaggio che non solo dona molto gusto a tutte le ricette in cui viene incluso, ma sembra avere delle proprietà benefiche anche in frangenti che si allontanano dalla cucina. Bisogna infatti tenere a mente che in caso di dolore acuto masticare dell’aglio potrebbe alleviare questa sintomatologia poiché si tratta di un ingrediente che viene annoverato come antibiotico naturale e soprattutto come grande antinfiammatorio. A tal proposito, qual è il periodo migliore per piantare l’aglio? In merito a questo tipo di coltivazione devi sapere che:
- Per piantare l’aglio bisogna verificare il clima della propria zona
- Necessita di un terreno ricco di azoto
- Ha bisogno della luce diretta del sole per poter crescere
In realtà il periodo ideale per piantare l’aglio è molto controverso poiché molto dipende dal clima nel quale viviamo. Se per esempio risediamo in una zona calda che non patisce gli sbalzi termici è possibile procedere alla semina dell’aglio quando arriva il mese di ottobre. Se invece viviamo in un’area umida oppure fredda sarebbe meglio aspettare che passi il rischio di gelate e quindi rimandare l’operazione a Febbraio o a Marzo.
Altri consigli che potrebbero favorire questa coltivazione sono quelli che si basano sulla presenza di azoto nel terreno in cui andremo a seminare questa pianta, poiché l’aglio ha un grande bisogno di questo elemento per poter germogliare nel miglior modo possibile. Non dobbiamo poi dimenticarci di scegliere una zona esposta al sole in quanto, a differenza di molte altre piante, l’aglio deve godere di un’illuminazione diretta per dare alla luce i suoi frutti.