La pasta integrale fa male? Ecco la marca che fa male al cuore, alla memoria e al colesterolo

In un mondo sempre più complesso, in cui ci sono ormai una miriade di marche e offerte, tendiamo ad acquistare prodotti che sembrano essere più salutari. Uno di questi è la pasta integrale. Ma c’è un problema, ci sono alcune tipologie che possono far male alla nostra salute, nonostante i benefici dell’integrale.

Quante volte hai sentito dire che la pasta integrale è più sana? E’ praticamente diventata la regine delle diete, soprattutto per chi vuole stare attento alla linea o alla glicemia. Però, c’è anche chi sostiene che possa fa male. E sai una cosa? Dipende. Non è che la pasta integrale sia un veleno, ma bisogna scegliere quella giusta.

Le caratteristiche della pasta integrale

Allora, la pasta integrale in sé è un’ottima scelta: ha più fibre, ti sazia e non ti fa schizzare la glicemia come quella normale. Però, non tutte le paste integrali sono uguali. Alcune sono di qualità eccellente, altre lasciano a desiderare. E qui arriva il problema: quelle di scarsa qualità possono contenere pesticidi o essere fatte con grano non proprio pulitissimo. Insomma, a quel punto è come mangiare integrale per finta, con qualche rischio in più per la salute.

Sai qual è uno dei problemi principali? Il glisofato, un pesticida molto usato in agricoltura. Non è che se ne mangi un piatto di pasta stai male subito, eh, ma se lo assumi regolarmente, potrebbe influire su cose come il cuore, il colesterolo e persino la memoria. Inoltre, certe paste integrali sono lavorate male: troppe fibre sbilanciate, poca attenzione alla qualità, e il tuo stomaco inizia a fare capricci. Non so se hai mai avuto quella sensazione di peso dopo un piatto di pasta integrale, ma non è proprio bello.

Ecco quale marca fa male alla salute

Poi c’è il discorso del grano. Non tutto è controllato allo stesso modo. Quello che arriva da certi paesi, dove i regolamenti sono meno rigidi, può essere trattato con sostanze chimiche che qui in Italia sono vietate. E se mangi una pasta fatta con quel grano, col tempo potrebbe influire sui livelli del colesterolo cattivo (LDL) o causare infiammazioni che non fanno bene al cuore. A questo punto di cosa puoi fidarti? Ecco cosa:

  • Vai sul biologico: così sei sicuro che non ci sono pesticidi o glisofato.
  • Controlla la provenienza del grano: se è italiano o europeo, sta tranquillo, perché i controlli sono più severi.
  • Leggi l’etichetta: accertati che sia davvero integrale e non pasta normale con un po’ di crusca aggiunta.
  • Evita paste troppo raffinate: non ha senso mangiare pasta integrale se poi viene lavorata come quella normale.
  • Non fissarti solo sulla pasta: varia un po’. Prova anche farro, orzo, riso integrale o altri cereali.

Alla fine della fiera, il segreto è sempre lo stesso: qualità e moderazione. Se scegli una buona pasta integrale e la mangi senza esagerare, puoi stare tranquillo. E’ chiaro che non è un super cibo che risolve tutto, ma se abbinata a un’alimentazione varia ed equilibrata, fa la sua parte senza creare problemi.

Insomma, non farti problemi o spaventarti. La pasta integrale può essere un’ottima alleata, ma solo se scegli bene e non ti affidi al primo pacco che trovi al supermercato. E poi, dai, un bel piatto di pasta, ogni tanto è anche un piacere che non vale la pena togliersi. Basta un po’ di attenzione e puoi guardarlo senza troppe paranoie.

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