I trigliceridi sono quei grassi che assumiamo attraverso l’alimentazione (solo in minima parte sono prodotti dal fegato), che servono a darci energia. Non sono nemici della salute, tutt’altro. Quando rientrano nei valori giusti, i trigliceridi sono il carburante necessario affinché il nostro corpo possa svolgere i suoi compiti in maniera corretta.
Il problema nasce nel momento in cui le analisi del sangue rivelano un aumento anomalo dei loro valori nel sangue che può portare a un’ipertrigliceridemia. Si tratta di una condizione di salute che, se trascurata, può causare problemi fisici anche gravi, come il rischio di malattie cardiovascolari. La dieta alimentare gioca un ruolo cruciale, ecco perché è molto importante sapere cosa non mangiare, se non vogliamo aggravare la situazione.
Trigliceridi alti e alimentazione: cosa non mangiare
Oltre a cosa non mangiare è importante capire bene quanto si dovrebbe mangiare, nel caso in cui si siano riscontrati dei valori elevati di trigliceridi nel sangue. L’ipertrigliceridemia non è solo conseguenza di una cattiva alimentazione, ma anche e soprattutto di un eccesso di calorie. Pasti regolari abbondanti associati a una vita principalmente sedentaria sono le prime responsabili di questo problema fisico.
Gli alimenti da evitare sono i grassi di origine animale, come la carne rossa, le uova, gli insaccati e il latte intero. In questi casi si dovrebbe limitare anche il consumo di alcol, fumo, dei fritti, dei dolci e degli arachidi, perché nel tempo possono causare ripercussioni negative nell’organismo e contribuire ad aumentare in maniera pericolosa i valori dei trigliceridi.
Ipertrigliceridemia: gli alimenti da mangiare
L’ipertrigliceridemia è una condizione fisica che esige un cambiamento radicale dello stile di vita. Se trascurata, a lungo andare può portare a dei rischi anche molto gravi, come l’ictus e l’infarto. Oltre a una dieta alimentare priva di grassi saturi, i “grassi cattivi” per intenderci. è importante praticare dell’attività fisica regolare. Quali alimenti sono consigliati quando si hanno i trigliceridi alti?
- pesci provenienti dai mari del nord
- legumi
- semi
- verdure a foglia
- olio d’oliva
- carni magre
- latte scremato
- frutta
Una dieta sana, che sia in grado di contrastare l’ipertrigeridemia, prevede il consumo dei pesci provenienti dai mari del nord, come lo sgombro, le acciughe, le sardine e il salmone. Le carni rosse sono da sostituire con il pollame, mentre l’olio di oliva è il condimento migliore sa utilizzare in queste condizioni.
Indicate sono anche tutte le verdure a foglia, i legumi, la frutta secca e i semi che sono ricchi di fibre. Qualora non si voglia rinunciare al latte, converrebbe consumare latte parzialmente scremato o scremato. Non tutti sanno che anche il caffè può essere un valido alleato per chi deve tenere sotto controllo i livelli di trigliceridi. La caffeina, infatti, contribuisce contrastare l’obesità.