Come mangiare le carote per migliorare la vista: ecco il trucco della nonna

Il mito delle carote nella dieta di tutti i giorni è spesso legato alla quantità di vitamina A, che secondo tante tradizioni e miti “fa bene alla vista” permettendo secondo questa logica un vero e proprio potenzialmento seppur leggero della capacità di sfruttare questo importante ambito sensoriale. Come spesso accade però è utile separare il mito dalla realtà.

E’ sicuramente vero che le carote, così come tante altre verdure e forme di ortaggi, hanno una funzione decisamente utile per vari organi, occhi inclusi ma è importante capire come e quante mangiarle per migliorare la vista, ma anche quale tipologia di cottura adottare così da sfruttare al meglio le proprietà della carota che sono molto importanti in senso generico.

Carote per la vista: realtà o mito?

La carota è notoriamente conosciuta nella sua variante arancione che almeno in Europa è quella più diffusa ma il gruppo di piante Daucus Carota, che viene consumata nelle sue radici. Molto ricche di tanti sali minerali e vitamine, spicca ovviamente la A, che è la più facilmente collegabile anche culturalmente a questa ed ad altri tipi di ortaggi di uso comune.

Da sempre le carote sono impiegate nell’alimentazione, cotte ma anche crude, in quest’ultimo modo in particolare sono molto più sazianti ed è possibile anche ottenere nel modo più corretto i nutrienti. Queste radici sono sprovviste di grassi e non contengono che un piccolo apporto di calorie, praticamente risibile e quindi non rilevante. Ma fanno bene alla vista?

Ecco la verità (e come consumarle)

La risposta più veloce è “nì”, ossia una via di mezzo, perchè le carote contengono davvero grandi quantitativi di Vitamina A (detta anche retinolo, proprio in virtù del suo buon impatto sulla vista, nello specifico sulle retine degli occhi) oltre al beta-carotene, il suo principale precursore, ma non ha una funzione potenziante della vista stessa. Nel dettaglio:

  • Un consumo abituale di carote può ad esempio aumentare nel corso del tempo la capacità di distinguere le forme in condizioni di poca luce
  • Questo perchè la vitamina A si applica proprio alla “capacità” della retina che definisce i contrasti

Le carote quindi non sono effettivamente in grado di darci una “ultra vista” , come intuibile quindi quanto dettoci dai genitori ma anche da altre figure ossia di consumare tante carote così da diventare delle aquile, è sostanzialmente abbastanza “falso” ma non completamente, come evidenziato. Perchè niente di fatto “potenzia” la vista se non metodi diversi come gli occhiali o interventi specifici.
In senso generale è meglio consumare le carote crude o comunque poco cotte, ad esempio bollite.

Però le carote non sono buone solo per la vista, in quanto contengono altri gruppi di vitamine e sono molto utili per migliorare la capacità di ridurre la pressione arteriosa ed il colesterolo, essendo anche molto ricche di acqua. Ed in senso generale qualsiasi verdura che ha una colorazione giallo fino all’arancione è ugualmente ricca di beta-carotene, e può essere utile allo stesso modo delle carote.

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