Attenzione alle castagne bollite: fanno bene o male? Ecco la risposta

In questo periodo dell’anno c’è la strana e inutile convinzione secondo cui i capelli cadano come cadono le castagne dagli alberi; una credenza popolare che non trova riscontro scientifico, ma è bello sentirlo raccontare al punto tale che spesso ci si crede davvero molto. Ma quello che più interessa è proprio quello che concerne le castagne, un frutto specificamente autunnale, tanto vario quanto sano e buono.

In questo articolo, proveremo a scoprire tutte le caratteristiche delle castagne, insieme agli usi e anche alle curiosità ad esse connesse. Inoltre, spiegheremo perché fa bene mangiarle e come possiamo cucinarle per poterle mangiare al meglio anche in casa, quando vogliamo e quante volte vogliamo. Insomma, vi diremo tutto quello che c’è da sapere.

Le castagne: tutte le curiosità

Non molti lo sanno, ma le castagne oltre ad essere buone e gustose, versatili e utilizzabili in tutti i modi possibili, sono soggette a un numero elevato di curiosità che vertono su più ambiti. Intanto, sono certa che non saprete che le castagne sono state per un tempo molto lungo, l‘alimento fondamentale per moltissime civiltà, specie in Europa e in Asia; ma anche in alcune parti delle Alpi, sono state la fonte primaria di nutrimento dei popoli che qui vivevano.

Inoltre, ci sono curiosità insite anche alla natura delle castagne in sé: per prima cosa, una curiosità interessante è che l’albero di castagno può raggiungere un’altezza superiore ai 30 metri; mentre esistono delle differenze tra le castagne e i cosiddetti marroni: le castagne sono piccole e hanno una forma più irregolare, al contrario dei marroni che sono grandi e dolci, con la buccia liscia.

Come mangiare le castagne fatte in casa?

Se siamo per strada, potremmo trovare ancora alcuni venditori di castagne che le cuociono con il metodo della brace, donando loro quella doratura e quel sapore che tipicamente siamo abituati ad associare alle castagne; ma se le prepariamo direttamente in casa, le modalità di cottura seguono diverse modalità, eccone alcuni esempi:

  • arrostite al forno, dopo aver dato alle castagne un’incisione a forma di croce, dentro il forno a 200° per 20-30 minuti.
  • bollite, dopo aver inciso le castagne con una croce, e metterle in acqua salata per circa 30-40 minuti, fino a quando diventano tenere
  • purè di castagne, che andranno prima cotte e poi sbucciate, per essere infine schiacciate con una forchetta o con un passaverdure
  • zuppa, le castagne vengono aggiunte a zuppe di verdure o a stufati
  • dolci, per preparare torte, biscotti e crepes

Tra tutte queste preparazioni, quella che preoccupa di più resta la bollitura delle castagne; ci sono infatti molteplici rischi connessi a questo tipo di cottura: le castagne potrebbero esplodere, per questo vanno incise; se hanno dimensioni differenti, possono avere cottura diversa; c’è il rischio che perdano i nutrienti se la bollitura viene prolungata. Come fare allora per dare una cottura corretta e senza rischi?

Intanto, le castagne vanno sempre lavate prima di essere messe a bollire in pentola. Ricordatevi di praticare l’incisione sulla buccia su ogni castagna; controlla inoltre il tempo di cottura e anche la consistenza che vanno raggiungendo di volta in volta la loro consistenza. Seguendo questi accorgimenti sarà possibile ridurre i rischi legati alla bollitura delle castagne e gustarle in tutta sicurezza.

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