In questo articolo di oggi vogliamo parlarvi dell’olio di semi di girasole, tanto usato in cucina per molteplici preparazioni differenti. Questo è estratto dai semi di girasole e da cultivar o altre varietà mutanti che sono sviluppate per modificarne tutta la composizione in acidi grassi. Questo contiene una buona quantità di trigliceridi con un alto contenuto di acido linoleico oltre che un’alta percentuale di acidi grassi polinsaturi, cosa che lo rede suscettibile all’ossidazione e al tempo stesso anche all’irrancidimento.
L’olio di semi di girasole si trova allo stato liquido a temperatura ambiente e quello raffinato è trasparente, con un leggero colore ambrato e un odore grasso. Questo viene utilizzato prettamente per la frittura e comunque si comporta come un tipico olio vegetale che è composto, come detto qui sopra, di trigliceridi. Ad ogni modo sappiamo anche che in cosmetica si comporta come emolliente dato che cerca di ammorbidire e lisciare la pelle rendendola bellissima.
Conosciamo meglio l’olio di semi
L’olio di semi sta prendendo sempre più piede, anche a causa del crescente innalzamento del prezzo dell’olio extravergine di oliva e che ci porta a pensare che di risparmiare utilizzando questo a basso costo. E’ comunque doveroso precisare che c’è una differenza sostanziale tra l’olio di semi e l’olio di oliva dato che nel primi c’è un’estrazione chimica dell’olio contenuto nel seme mentre nel secondo avviene un’estrazione meccanica.
Quel che sappiamo sugli oli di semi di girasole o di mais hanno dei tenori elevati di acidi grassi polinsaturi mentre hanno tenori più bassi di acidi grassi monoinsaturi e molto più bassi ancora di acidi grassi saturi. E’ proprio per via di questa sua composizione che questo tipo di olio di semi risulta sconsigliata per l’utilizzo ad alte temperature come la frittura portando così alla formazione di composti ossidati e tossici.
Ma quale marca di olio di semi non si deve usare?
Ora, andando dritti al punto di questo nostro articolo di oggi, vogliamo dirvi che ci sono alcuni oli di semi da evitare completamente e facciamo riferimento a quelli ricavati dai semi o dai frutti oleosi come ad esempio l’arachide o il mais e il girasole o ancora il lino, il vinacciolo e la soia. Ad oggi, però, il loro consumo è aumentato per via della campagna pubblicitaria che li sponsorizza come oli più leggeri e adatti alla frittura. Ma c’è di più:
- False notizie sull’olio di semi;
- Digeribilità;
- Adatti o no alla frittura?
Innanzitutto è falso che l’olio di semi sia molto più leggero e molto meno grasso dato che sviluppa 930 calorie per soli 100 g di prodotto così come è falso che sia più adatto alla frittura. Al contrario di quel che si possa pensare, infatti, la ricchezza di grassi polinsaturi qui determina molto di più rispetto all’olio di oliva andando a formare quindi sostanze tossiche ed irritanti.
Inoltre è anche estremamente falso che l’olio di semi sia più digeribile per cui si tratta solo di false notizie. Purtroppo, comunque, c’è da dire che in commercio si trovano più prodotti sconsigliati dato che sono tutti di scarsa qualità e ricchi di sostanze nocive per il nostro organismo. Questo avviene maggiormente perché per la loro produzione non i utilizza la normale spremitura ma solo una tecnica basata sull’impiego di vari solventi.